Come guadagnare online e costruirsi una rendita o un secondo stipendio

Non ho mai capito quelle piattaforme che chiedono ai freelance in cerca di lavoro di pagare la possibilità di visualizzare gli annunci e candidarsi a questi ultimi.

Cioè, in pratica chiedi a un freelance di pagare per poter lavorare.

Lo capisco, dal punto di vista della piattaforma. Ma dal punto di vista del freelance che cerca lavoro, e quindi guadagno, no.

Anche perché in buona parte di queste piattaforme le occasioni vere sono molto poche.

Questo mi porta a fare un altro discorso: gli articoli long tail dal titolo “Come guadagnare online”.

In genere, si tratta di guide lunghe più o meno 1000 parole, in cui sono elencati alcuni modi per guadagnare online e, testualmente, costruirsi una rendita o una seconda entrata interessante.

Tra i vari consigli, ci sono proprio le piattaforme di cui sopra, in cui si guadagna, forse, ma prima si spende anche. Riguarda servizi di grafica, SEO Copywriting, realizzazione siti web, pubblicità, traduzione e trascrizione.

Poi ci sono gli istituti di sondaggi online. Che offrono 25 euro da spendere su Amazon o in altri posti dopo tanti, ma proprio tanti sondaggi richiesti. Con il risultato che alla fine le aziende sanno tutto di te e in cambio tu hai 25 euro per comprare un libro su Amazon.

C’è poi il consiglio di vendere la propria roba su Etsy, eBay, Amazon, Vinted, etc. Che, effettivamente, è l’unico modo per guadagnare online. Se ti invitano a costruire un e-commerce, sappi che prima dovrai mettere mano al portafogli. E non per pochi spiccioli.

In questo contesto, anche il dropshipping, ovvero l’arte di vendere roba fungendo da intermediario (non hai bisogno di un magazzino, insomma), lo vendono spesso come opportunità redditizia, ma la verità è che il più delle volte è tanta fatica e 0 euro alla fine del mese.

Il self-publishing ha bisogno di un PR, c’è poco da fare. Se sei uno scrittore riservato e con 2 followers su Instagram lascia perdere, tanto vale buttarsi tra le braccia di un piccolo editore non a pagamento che crede nella tua opera e nel tuo talento. Se invece sei un influencer di successo, autopubblicare il tuo libro sarà una nuova fonte di entrata sicura: almeno puoi star certo che una parte dei tuoi followers comprerà le tue parole.

Il canale YouTube ha gli stessi pro e contro di cui sopra.

Sì, insomma, alla fine il succo è sempre lo stesso, puoi cambiare nome o modalità di lavoro, ma è inutile girarci intorno. A meno che non hai già un seguito, guadagnerai poco e nulla. Se ti diverti fallo, anzi, dovresti farlo. Se hai un’idea che reputi geniale, anche. Se credi fortemente in te, sei praticamente obbligato a farlo.

Ma guadagnare online e costruirti un secondo stipendio con i soliti consigli dell’articolista è quasi una chimera.

Quindi, come guadagnare online? Non certo leggendo articoli intitolati “Come guadagnare online”: quindi, che stai facendo ancora qui? Studia e prova a mettere in pratica la tua idea.